Welcome to the Bet To Future project
Benvenuti in Bet To Future
Perché Accontentarsi del Presente Quando il Futuro è li ad un passo?
Immagina un QUANDO dove il tempo non è un limite, ma un'opportunità.
Benvenuto in Bet To Future, un progetto per chi crede nel potere dei sogni e nella magia dell'innovazione.
Qui il futuro non è solo un'idea ma qualcosa su cui scommettere, quasi a portata di mano per essere esplorato e vissuto.
Quello che stai per conoscere non è semplicemente un progetto, è un'idea un po' folle che affonda le sue radici più di un ventennio fa quando gran parte del mondo che ci circonda oggi stava timidamente iniziando a delinearsi.
Si rivolge agli appassionati di futurologia, ai sognatori incalliti e agli ottimisti convinti che vogliono credere che ci sia sempre un'ultima occasione da prendere.
Questo progetto, quest'idea un po' folle, ha una storia ed è una storia che deve essere appresa per poter comprendere pienamente le implicazioni potenziali di quanto ci si prefigge di fare e dell'ambizione necessaria per darci una chance, quindi, se sei arrivato fin qui e vuoi fare il passo successivo:
leggi la storia che ha portato QUI e ORA sia te che me
LA STORIA
Mettetevi comodi e buona lettura
Località: Italia del Nord - Autostrada A4 da Milano aPadova
Tempo: Primavera del 1999
Mezzo di trasporto: Auto
"Sono passati 21 anni da quel giorno primaverile del 1999 in cui ho potenzialmente fregato il tempo, la storia e forse, la morte. Il punto è che non ne sono sicuro per il semplice fatto che manca l'ultimo passaggio, quello scatto finale che mette in moto il meccanismo intero e che per 21 anni non ho mai voluto fare. Finora.
Non ricordo il giorno esatto della settimana ma ricordo che ero in autostrada e stavo rientrando verso casa con un viaggio di un paio d'ore, faceva caldo e la mente vagava come suo solito esplorando diversi confini dell'immaginazione, un passatempo che coltivo da sempre e che mi ha permesso di superare indenne numerose situazioni di noia quando giravo per il mondo in solitaria ed incappavo nelle inevitabili soste forzate in qualche aeroporto o in qualche stazione.
Quel giorno in auto stavo riflettendo sulla velocità con cui la tecnologia si stava evolvendo in quegli ultimi giorni di millennio, in pochi anni avevamo fatto passi enormi che avevano visto il diffondersi della tecnologia cellulare e la nascita di internet per le masse, la quantità di innovazione e di informazione seguiva ritmi di evoluzione esponenziali che rendevano psichedelico anche solo immaginare cosa sarebbe potuto accadere di lì a breve. So che oggi può sembrare incredibile guardando l'involuzione troglodita data dai social attuali ma a quel tempo il futuro appariva pieno di meraviglie tutte da scoprire.
La dotazione naturale di un'immaginazione dopata mi ha sempre permesso di "crearmi" dei meravigliosi film mentali senza nessun aiuto esterno e quel giorno, pur partendo da considerazioni molto pragmatiche e realistiche, considerazioni che includevano alcune possibili idee su come sfruttare il momento, mi sono ritrovato a correre avanti nel tempo provando ad immaginare come sarebbe stato il mondo dopo 50 anni, o 150, o ancora 400. A questo punto però perché non provare a pensare davvero in grande? Come avrebbe potuto essere il mondo dopo 1.000/5.000/100.000/500.000 anni? A quel punto il mio lato nerd appassionato fin da bambino di fantascienza ha preso il sopravvento e mi sono ritrovato ad essere in balia di mille futuri possibili, alcuni terribili ed altri meravigliosi, futuri dove la specie umana si era evoluta in modi e maniere fantastiche ( si lo so, vedo i social e ovviamente oggi sono un tantino più pessimista), futuri di esplorazione spaziale, di tecnologie incredibili ma anche incredibili scoperte scientifiche e risposte a mille domande. Non mancavano futuri dove la specie umana era stata sostituita da una specie più intelligente ed altri con contorni poetici dal punto di vista della natura ma poco auspicabili per le specie parassite come la nostra. Un caleidoscopio di aspettative e curiosità da togliere il fiato, millenni di spinta esplorativa programmati geneticamente che reclamavano la loro fame di sapere. Credo di aver provato lo stesso nodo alla bocca dello stomaco che ha provato qualsiasi essere umano dall'inizio dei tempi quando si è trovato a subire quella "spinta esplorativa" che ci contraddistingue. Quella capacità di porci domande alle quali non sappiamo rispondere ma che ci spingono oltre i nostri limiti.
Ed è stato in mezzo a quel palleggiare tra mondi diversi divisi da sipari onirici che mi sono ritrovato ad essere profondamente, decisamente ed incredibilmente, incazzato.
Ma incazzato vero - e nervoso - e infastidito ma soprattutto, incazzato, nero!
Il senso di frustrazione dato dalla consapevolezza di non poter avere quelle risposte, di non poter vedere cosa sarebbe successo in tutti quei futuri, è arrivato come un calcio alle parti basse con un'intensità da togliere il fiato.
Frustrato ed incazzato. Ottimo risultato per un viaggio di poche ore.
Ora, essere frustrati ed incazzati è una condizione tendenzialmente fastidiosa soprattutto quando non si è ancora a metà strada, la prospettiva di passare il tempo rimanente a farmi girare i gioielli di famiglia non era delle più allettanti quindi ho cercato di staccare la testa dalla causa del mio malessere. Ho provato a chiamare qualche amico/a per fare due chiacchere, nel 1999 potevo farlo agevolmente visto che la tecnologia mi aveva regalato la possibilità di utilizzare un telefono mentre viaggiavo ovunque nel mondo…e ci risiamo, la mente torna li, la tecnologia, il futuro, la meraviglia e l'incazzatura. Tanto più che nessuna delle persone chiamate in quel momento ha risposto. Ovviamente.
Ricordo che avevo un fantastico impianto Pioneer di ultima generazione con navigatore GPS incluso e ricordo di averci giocato un po' per distrarmi. Il sistema utilizzava la triangolazione di ben 8 satelliti per avere una precisione quasi assoluta ed era una meraviglia. Non fosse per il fatto che funzionava incredibilmente bene in autostrada dove è tutto dritto ma in centro a Milano ti avvisava della svolta sempre una cinquantina di metri dopo averla superata, il tutto per colpa degli 8 satelliti che non si agganciavano quasi mai in centro città. Ovviamente pensando alla tecnologia sono tornato al punto di partenza con relativa frustrazione ed incazzatura!
Ho provato di tutto per uscire dal loop ma non si scappa dal futuro, ogni cosa sembrava messa li apposta per ricordarmelo, da Messanger alle video chat zoppe per colpa di connessioni troppo lente ma in via di miglioramento. Mancando ancora un'ora all'arrivo e non volendo passarla incazzato e frustrato non mi restava altro da fare che cercare di trovare una soluzione al problema che causava la frustrazione e l'incazzatura.
E così ho fatto.
Il principio è tutto sommato semplice, l'incazzatura derivava dal fatto che per colpa dei limiti dati dall'aspettativa di vita media, tutto quello che sarebbe accaduto dopo, diciamo 50 anni da quel momento, a farla larga, io non lo avrei potuto vedere per colpa di quella fastidiosa condizione conosciuta come morte. Quel difetto di progettazione che ci contraddistingue e che fa si che una tartaruga possa vivere qualche centinaio di anni ma che a noi ci secca entro il secolo di vita. Quindi l'unica soluzione è non morire. Come dicevo, il principio è semplice.
Certo, non morire per 5.000 o 100.000 anni non è semplicissimo, però magari ci si può provare per ordini di grandezza come le centinaia. La soluzione al mio problema era quindi quella di diventare uno scienziato, acquisire le competenze necessarie e mettermi a cercare il modo per aumentare l'aspettativa di vita di qualche centinaio d'anni. Forse non la strada più praticabile. Magari altri lo stavano già facendo e negli anni a seguire avremmo potuto accedere a nuove tecnologie per aumentare la nostra aspettativa di vita così da vedere i prossimi passi dell'esplorazione spaziale ecc…(ecco di nuovo il loop).
Ritorno con la mente a quel giorno e ricordo di aver continuato a valutare le alternative.
Qualcuno ci stava provando facendosi ibernare ma il metodo aveva e continua ad avere, la fastidiosa prerogativa di dover morire per poterlo fare; un dettaglio che al momento non la rendeva e non la rende, l'opzione principale.
Qualcun altro si affidava alla fede nella resurrezione ma non sono cose che fanno per me.
Avrei potuto cercare di inventare la macchina del tempo ma, essendo tendenzialmente un asino, dubito che avrei avuto molte possibilità di riuscirci. Sarebbe una soluzione perfetta e magari qualcuno ci stava già lavorando così che prima o poi i viaggi nel tempo saranno la norma ma non sarò certo io ad inventarla.
Un'altra ipotesi avrebbe potuto essere quella di "caricare" la propria personalità, i propri ricordi e tutta la mente in un server. Alcuni libri di fantascienza lo immaginavano anche se, ad essere onesti, nel 1999 eravamo ancora nell'era dei "pentium" e non era proprio facilissimo immaginarsi come si sarebbe potuto fare. Inoltre non sono sicurissimo che apprezzerei di osservare il futuro attraverso una qualche forma di sensore ma se il metodo permettesse di farsi anche "scaricare" in qualche sorta di simulacro, potrebbe in effetti essere un'interessante soluzione. Anche in questo caso però mi sa che non sarò io il protagonista di questa scoperta. Ho la fantasia ma mi mancano le competenze e senza competenze si è solo degli asini creativi.
Opzioni finite. Incazzatura stabile, frustrazione fuori scala.
Il lato positivo è che grazie alle masturbazioni mentali sulle possibili soluzioni il viaggio era quasi finito e mancavano pochi chilometri al casello di uscita.
Ed è in quel momento quando il casello stava per essere visibile ad occhio nudo che ricordo di aver sperimentato una specie di big bang intellettuale, la famosa lampadina che si accende, l'illuminazione, la stessa che devono aver provato i grandi geni della storia con i quali condivido a malapena il carbonio di cui siamo fatti.
In una sorta di corto circuito cognitivo mi apparve in maniera limpida, sullo schermo del pensiero, la soluzione al mio problema. Talmente assurda da essere realizzabile anche da me. Talmente banale da essere plausibile. Talmente bella nella sua pulizia da essere affascinante.
Totalmente assurda e indizio di problemi psicologici da non sottovalutare.
Una vera scommessa con il futuro, come nelle migliori tradizioni.
Ho pagato l'uscita dal casello, l'incazzatura era passata insieme alla frustrazione perché la mente si è impegnata ad elaborare l'intuizione, ad osservarla sotto diversi punti di vista e a sezionarla per individuare dove si nascondesse l'immancabile fregatura.
Poteva funzionare.
Può funzionare.
Sono passati 21 anni da quel giorno primaverile del 1999 in cui ho potenzialmente fregato il tempo, la storia e forse, la morte. Prima la frustrazione e l'incazzatura, dopo l'intuizione e la consapevolezza, infine un notaio. Mi serviva un notaio.
"Ciao Mario, grazie di avermi fissato l'appuntamento così velocemente, avrei bisogno di fare testamento, non mi interessa particolarmente quello che ci scriverai nelle parti relative ai miei eventuali lasciti, non avendo ancora 30 anni e non prevedendo di lasciare questa vita terrena a breve credo possiamo limitarci alle frasi di rito e ai termini standard, quello che mi interessa è il legato testamentario, una mia ultima volontà che vorrei che fosse passata ai miei eredi diretti ed indiretti che a loro volta la passassero ai loro eredi diretti ed indiretti che a loro volta……"
"ALT" mi ferma Mario il notaio a quel punto. "La legge italiana non permette che qualcuno possa vincolare con un legato testamentario i gradi successivi a quelli diretti". In maniera lapidaria Mario il notaio stronca sul nascere le mie velleità di gloria imperitura. Mi comunica però che posso fare un testamento olografo dove richiedo quel che voglio e posso sperare di venir esaudito. Bene ma non benissimo, io gli eredi li volevo proprio blindare non affidarmi al loro buon cuore.
A quel punto la figura di Mario il notaio diventa superflua ma essendo amici ed essendosi incuriosito, mi chiede di spiegargli comunque quali fossero le mie ultime volontà a cui tenevo molto e visto che avevo ormai impegnato la sua agenda per un'ora ho deciso che potevamo andare a prenderci un caffè e raccontargli il viaggio in macchina di un paio di giorni prima, i peregrinaggi mentali con relative masturbazioni fino ad arrivare al lieto fine con l'idea finale che gli ho descritto nel dettaglio. La reazione del mio notaio di fiducia a quel punto è stata da manuale sia in termini di aplomb che in termini di puro pragmatismo nostrano. Mi guarda con sguardo affettuoso e mi dice testualmente
"Ale, se ne hai bisogno, io conosco uno bravo".
Sorrido e lo guardo senza rispondere.
Una persona normale e un amico si sarebbe fermato lì, Mario il notaio no. Abbassa lo sguardo e si guarda le mani, rimane in silenzio per dei minuti che sembrano particolarmente lunghi, rialza lo sguardo a fissarmi ed io ricambio con uno sguardo neutro, entrambi in silenzio. Non so esattamente che viaggio abbia fatto Mario il notaio in quei minuti intensi, quello che so è che ad un certo punto, sempre fissandomi, esclama con un tono sussurrato quasi avesse paura del suo stesso pensiero "…però, se hai ragione tu, ci hai fottuti tutti. Scrivilo quel testamento"
L'intuizione di quel giorno comprendeva la soluzione al problema di fondo ovvero, come fare per poter vedere come sarà il futuro ma includeva anche una opportunità per il presente. Come dicono alla roulette "pieno, carrè e cavalli".
Sono passati 21 anni da quel giorno primaverile del 1999 in cui ho potenzialmente fregato il tempo, la storia e forse, la morte. Il punto è che non ne sono sicuro per il semplice fatto che manca l'ultimo passaggio, quello scatto finale che mette in moto il meccanismo intero e che per 21 anni non ho mai voluto fare. Finora
Oggi ad un anno dai miei primi 50 anni e a pochi giorni dai miei primi bypass cardiaci ho deciso di rendere operativa la mia intuizione di 21 anni fa quindi, a margine di questo scritto, redigerò il mio testamento olografo ovvero il passaggio finale e fondamentale per avviare il processo.
Grazie per aver letto fino a qui".
NOTA 1: il testo precedente è stato scritto nel 2020 in piena crisi COVID19, da allora sono passati altri 4 anni e la tecnologia continua a galoppare in maniera sfrenata.
NOTA 2: compatibilmente con eventuali lacune di memoria e al netto di alcune libertà stilistiche il testo precedente è completamente reale in ogni sua parte, incluse le reazioni di Mario il notaio.
DIMENTICAVO un dettaglio
SEMPLICE NO?
NO!
Presumo che chi ha letto la storia possa voler sapere quale fosse la famosa soluzione al problema di come poter vedere il futuro remoto. La soluzione, come si sarà intuito, sta nel legato testamentario ovvero nelle famose ultime volontà. Le mie recitano esattamente così:
"Chiedo ai miei eredi diretti ed indiretti di trasferire questa mia ultima volontà ai loro eredi diretti ed indiretti e così via seguendo il flusso del tempo così da tramandare questa mia ultima volontà come tradizione di famiglia e fino al giorno in cui arrivi alle orecchie del futuro pronipote che si troverà a vivere in un'epoca dove sia stata inventata la macchina del tempo o altro sistema equivalente che permetta di muoversi nelle pieghe temporali. A questo pronipote chiedo semplicemente di tornare indietro a prendermi in qualsiasi momento di sua scelta"
Semplice no? No.
Prendetevi del tempo, riflettete con calma come ha fatto Mario il notaio più di 20 anni fa, lasciate che si sedimenti.
In fondo si tratta di una banale scommessa, io semplicemente scommetto che inventeranno la macchina del tempo. C'è chi scommette sull'ibernazione, c'è chi scommette sulla reincarnazione, io scommetto sulla possibilità di viaggiare nel tempo. Per questo motivo ho soprannominato questa idea, da 21 anni a questa parte, "Bet to (the) future" in omaggio e citazione al famoso film "Back to the future" che ha accompagnato la mia generazione.
Può funzionare? Ovviamente si.
Risolve il problema principale? Ovviamente si.
E' altamente probabile che si realizzi? No
o almeno non in tempi brevi, ma dato un tempo abbastanza lungo le probabilità aumentano di molto e siccome stiamo scommettendo proprio sul tempo chi se ne frega di quanto ce ne vuole. E' l'unica cosa che non mi preoccupa, il tempo.
I problemi in effetti sono altri perché quello che sembra così semplice, semplice non è. Le incognite sono molte e non solo relative alla reale possibilità di arrivare ad effettuare regolarmente i viaggi nel tempo. Anche assumendo che la "scommessa con il futuro" si realizzi ci sono molte domande da porsi come ad esempio: la mia linea di discendenza arriverà così lontano nel tempo da esaudirmi? come saranno regolamentati i viaggi nel tempo? Sarà permesso a chiunque di accedervi? Avranno un costo e se si, sarà proibitivo o a buon mercato?
Ma ancora, come farà il mio pezzo di carta olografo ad arrivare intatto nelle mani giuste? Potrebbero volerci centinaia di anni se non migliaia per quel che ne so e le probabilità sono nettamente a sfavore. Se si perde o si distrugge? Quante copie e con quanti supporti devo cimentarmi per aumentare di poco le possibilità? E anche ammesso ci arrivi che si fa se il mio pronipote non ha la possibilità, la voglia, l'interesse di ripescarmi? In fondo perché dovrebbe farlo?
Ma poi, avrò davvero un pronipote al posto giusto nel momento giusto?
La risposta con relativa soluzione alle domande ed ai problemi appena evidenziati costituisce il motivo etico e morale per cui, finora, non ho scritto il testamento e non ho avviato il processo.
Quella che è la soluzione costituisce anche una opportunità visionaria per chiunque voglia condividere la mia scommessa ma allo stesso tempo ha in sé un fattore di rischio legato alle debolezze umane.
Ci sono due approcci possibili arrivati a questo punto, il primo è di tipo passivo e prevede che io scriva il mio testamento e lo affidi alla sorte sperando che nel futuro qualcosa succeda, una specie di bottiglia del naufrago temporale. Il secondo approccio è di tipo proattivo e prevede che io mi metta all'opera per creare i presupposti necessari ad un esito positivo della scommessa, in pratica dovrei fare di tutto per aumentare le possibilità che i viaggi del tempo diventino reali, che vengano normati nella maniera migliore possibile, che la mia richiesta venga esaudita quando sarà il momento e che siano fruibili, magari accollandomi oggi il costo futuro.
Si
può
fare
(altra citazione cara alla mia generazione)
ma non da solo. Non ho le risorse per poterlo fare
A questo punto non c'è molto altro da aggiungere, se tutto quanto scritto finora ti basta allora ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato e, se ti sei divertito anche solo un po', ti chiedo solo di condividere la mia storia.
Se invece quello che hai letto lo senti nelle tue corde e ne condividi lo spirito allora ti propongo di fare un passo in più e venire a vedere quale idea e quale progetto vorrei che nascessero dalla mia storia.
LA VISIONE
Adesso ti chiedo di seguirmi in una fantasia.
Proviamo ad immaginare che esista una fondazione non a scopo di lucro che abbia l'obbiettivo di durare nel tempo con una mission molto chiara "raccogliere e tramandare le volontà dei sognatori/scommettitori di oggi e garantire che la loro volontà venga esaudita utilizzando ogni mezzo necessario allo scopo". Come potrebbe funzionare una fondazione di questo tipo? Potrebbe partire dalla raccolta delle adesioni degli scommettitori aspiranti viaggiatori e successivamente potrebbe occuparsi di creare delle regole basilari per "normare" i futuri viaggi e i presupposti per aver diritto ad effettuarli. Un po' come accaduto con le leggi della robotica di Asimov. Dovrebbe raccogliere le quote di partecipazione dei sognatori/scommettitori ed investirle in maniera sicura e a lungo termine (molto lungo) così da creare la necessaria solidità finanziaria qualora servisse a finanziare i viaggi dei propri "soci".
Se poi potesse contare sui lasciti di alcuni membri o su altre forme di raccolta finanziaria potrebbe creare un comitato etico/scientifico che avrebbe come obiettivo la selezione di ricerche e studi funzionali al progredire nel percorso di realizzazione dei viaggi nel tempo così da finanziarli totalmente o in parte. Nei prossimi anni potrebbe utilizzare i social per allargare il numero delle adesioni al progetto così da aumentare in maniera esponenziale la propria raccolta da investimento, a questo punto si troverebbe a dover affrontare il problema di come gestire un potenziale di milioni di aspiranti viaggiatori (ecco il dilemma etico e morale) ma anche a questi "problemi" esistono numerose soluzioni che possono essere esplorate.
Continuando ad immaginare possiamo vedere una fondazione molto solida che resiste nel tempo, nei secoli e che si porta appresso il bagaglio di volontà dei propri soci, che finanzia studi e magari crea direttamente delle ricerche dedicate, possiamo vedere un intero movimento che si dipana nel tempo con lo scopo di gestire nel migliore dei modi non solo i desideri degli aspiranti viaggiatori ma anche tutte le problematiche e le complessità che si affronteranno nel tempo.
Possiamo immaginare che quando arriverà il momento sarà la fondazione stessa ad intraprendere i passi necessari per "tornare a prenderci" e poi, semplicemente la meraviglia. Dove volete andare? Futuro o passato?
Bene, siamo alla fine del racconto ed io ho optato per un approccio conservativo, da una parte il mio testamento olografo verrà redatto e lasciato al suo destino, dall'altra attivo questo sito per arrivare a te che leggi. Se sei qui è perché sei potenzialmente la persona giusta da coinvolgere, quindi se in qualche maniera pensi di potermi aiutare a realizzare questo progetto sei il benvenuto in questa avventura, se invece ritieni di farlo per i fatti tuoi non posso impedirlo, saresti un omunculo patetico ma potresti farlo. Ehy, ELON, se sei tra quelli che sono arrivati a leggere fin qui, va da se che tu ti puoi arrangiare ma sii gentiluomo abbastanza per non piantarmi qui!
Infine se quanto scritto non ti interessa, poco male, magari conosci qualcuno potenzialmente adatto a cui farlo leggere.
Se invece sei un potenziale sognatore/scommettitore e vuoi provare a metterti in gioco, accomodati
IL PROGETTO
La missione primaria del progetto è quella di cui abbiamo già parlato ovvero, creare un "veicolo giuridico" temporale, una sorta di nave generazionale per gli amanti della fantascienza, che provveda a raccogliere e mantenere tutte le "ultime volontà" dei soci ed investa risorse umane e finanziarie per creare i presupposti economici, etici, morali e tecnologici per ottemperare alle "ultime volontà".
Per centrare questo obiettivo di lungo termine è necessario raggiungere nel medio periodo una massa critica adeguata sia in termini finanziari che umani in grado di creare e sovvenzionare la struttura giuridica necessaria.
La Timeline del progetto dovrebbe essere la seguente :
FASE PRE:
Nella fase PRE vengono studiati, impostati e creati i presupposti per la creazione del progetto definitivo. Laddove il progetto definitivo ha come obiettivo quello di creare un "veicolo giuridico" temporale, una sorta di nave generazionale (per gli amanti della fantascienza), che provveda a raccogliere e mantenere tutte le "ultime volontà" dei soci ed investa risorse umane e finanziarie per creare i presupposti economici, etici, morali e tecnologici per ottemperare alle "ultime volontà".
In questa fase verrà creata la società operativa che si occuperà di tutti gli aspetti commerciali, sociali e di marketing necessari al raggiungimento degli obiettivi. Verrà creato un primo team di lavoro, verranno delineati tutti i principi utili alla creazione della nostra "nave del tempo generazionale", verranno create tutte le regole, le procedure, le trasparenze e le garanzie necessarie e, infine, verrà creata la massa critica minima sia finanziaria che umana per poter iniziare il viaggio del progetto definitivo.
In questa fase la raccolta finanziaria servirà a finanziare in parte il raggiungimento degli obiettivi di fase ed in parte verrà accantonata per costituire la base di partenza della fase successiva.
FASE START:
Nella fase START viene creato il "veicolo giuridico" (verosimilmente una fondazione) che raccoglierà tutte le "richieste" di chi scommette, attiverà gli strumenti finanziari necessari a sostenere se stessa per un viaggio a lunghissima scadenza, attiverà tutte le procedure tecnologiche necessarie a proteggere la missione, creerà i necessari comitati etico/morali e quelli scientifici dove richiesto. Si attiverà in maniera concreta per creare o individuare e supportare la ricerca scientifica necessaria ad avvicinarsi alla realizzazione dell'obiettivo, incluso ma non solo, la creazione e l'utilizzo di sistemi AI per la risoluzione di problemi di fattibilità.
In Maniera quasi paradossale chi parteciperà si troverà nella doppia posizione di Aspirante Viaggiatore del Tempo - in caso di scommessa vinta - ma anche di membro, e quindi viaggiatore del tempo fin da subito, della
"Nave del Tempo Generazionale"
I dettagli del progetto sono disponibili, con livelli diversi di approfondimento, solo al team o ad alcune categorie di partecipanti e supporter. Il progetto è in una fase embrionale e verrà sviluppato ed evoluto con il contributo di tutti quelli che si uniranno all'avventura.
Ci sono diversi modi per entrare a far parte di questo progetto e dipendono dal tipo di visione di chi legge. Se sei un sognatore come me e vuoi tentare la fortuna puoi semplicemente "registrarti" in quello che sarà un database di aspiranti time traveller (ATT). In un momento successivo, quando l'architettura di base del progetto sarà stata creata ed implementata, verranno valutati i canditati più idonei di questa lista per entrare nel primo gruppo di ATT, gruppo con numero limitato di posti. Troverai maggiori info nella sezione UNISCITI
Se invece senti che potresti far parte fondamentale del progetto portanto competenze, aiuto e idee puoi mandarmi una mail con il tuo CV e la descrizione di come vorresti entrare nel team.
Di chi abbiamo bisogno? Di quasi tutto:
Social media manager, creativi, avvocati, esperti di finanza, gestori di capitali, fundraiser, esperti di crodfunding, marketing specialist, influencer, futurologi, scienziati, esperti di etica e chi più ne ha più ne metta.
IInfine potresti voler essere un supporter di qualche tipo e questo lo puoi fare in due maniere, facendoci crescere condividendoci e/o supportandoci finanziariamente. Nella sezione SUPPORTA troverai tutte le opzioni.
ESPANDIAMO LA VISIONE
Perchè in qualche modo vinciamo comunque
Torniamo ad immaginare e facciamo un passo oltre con la fantasia.
Immaginiamo la prima parte del viaggio della nostra Nave del Tempo Generazionale, proiettandoci nei prossimi 100 anni.
In questo periodo sarà fondamentale non solo sponsorizzare e investire nella ricerca scientifica e nelle tecnologie necessarie per raggiungere l'obiettivo, ma anche diversificare gli investimenti per creare il capitale necessario a finanziare i futuri viaggi nel tempo.
Questi investimenti saranno ovviamente di tipo finanziario, ma dovranno anche riguardare risorse primarie, materie prime, e partecipazioni in società funzionali ai nostri scopi.
Inoltre dovremo garantire che le volontà dei soci fondatori e di tutti gli aspiranti viaggiatori possano procedere lungo la linea temporale fino al momento giusto. Per farlo, dovremo proteggerci da eventi avversi come guerre, catastrofi naturali, crisi economiche, sociali e climatiche. Non basteranno i sistemi online, Internet o il Cloud per garantire questo. Tutti i backup, le volontà, le informazioni e le risorse dovranno essere replicate, duplicate e conservate con diverse tecnologie e soluzioni. Potremmo utilizzare bunker aggiornati o soluzioni come lo "Svalbard Global Seed Vault", la banca mondiale dei semi. Una gigantesca cassaforte scavata in un ghiacciaio in Norvegia, nelle isole Svalbard, a circa mille chilometri dal Polo Nord dove si conservano e proteggono i beni più preziosi dell'umanità.
Immaginando ancora più avanti, la nostra Nave del Tempo Generazionale ha tutte le premesse per diventare centenaria, se non millenaria. Perché non aprire i nostri spazi e le nostre tecnologie per portare con noi nel tempo ciò che è utile e bello nel mondo? Mi riferisco a biblioteche, raccolte di libri, il sapere in generale, banche dati del DNA, o come lo stesso Svalbard Global Seed Vault?
Se siamo viaggiatori del tempo, iniziando questo viaggio reale verso il futuro, dobbiamo pensare in grande, in termini di "civiltà". Non vogliamo ritrovarci in un futuro distopico come in "Idiocracy". Dobbiamo contribuire, per quanto possibile, a combattere il deterioramento sociale e a evitare che questo scenario si realizzi.
Il progetto Bet To Future tenta di trasformare un sogno ad occhi aperti in una visione concreta, una realtà. Per farlo, servono risorse che io non ho, ed è per questo che mi rivolgo ad altri visionari, normali o miliardari. Solo unendo le visioni e le pazzie possiamo fare davvero la differenza e arrivare lontano nel tempo e nei risultati. Il limite è solo la fantasia utilizzata per immaginare gli obiettivi. Il tempo non è una variabile negativa per noi, anzi, è a nostro favore. Esploriamo tutto ciò che possiamo e lasciamo che chi verrà dopo di noi continui con progetti di respiro generazionale.
È una situazione win-win: a prescindere dall'esito della scommessa iniziale, viaggeremo comunque nel tempo, di persona o come lascito con un'impronta ben definita. So che può sembrare simile a un discorso settario, ma non c'è nulla di più lontano da una setta in questo progetto. Non facciamo proselitismo, ma aggreghiamo aspirazioni e visioni radicate nella realtà e nella quotidianità. Non facciamo atti di fede né ci affidiamo a qualche guru carismatico. Siamo sognatori pragmatici con il potenziale di fare qualcosa di grande e di bello, usando una scommessa come punto di partenza, niente di più.
Ogni religione cerca di risolvere il problema della brevità della vita umana, proponendo varie vie di fuga. Noi lo facciamo a modo nostro: scommettiamo sul tempo. La nostra scommessa è di tipo probabilistico e non fideista. Scommettiamo sullo sviluppo della tecnologia e della conoscenza, su noi stessi nel futuro, su ciò che stiamo progettando e seminando oggi.
Chi ha fede in un aldilà ha meno motivazione ad investire nella quotidianità per il futuro, limitandosi a pensare al benessere dei propri figli. La nostra spinta motivazionale ed i nostri sforzi sono rivolti a garantirci di arrivare il più lontano possibile lungo le linee del tempo, direttamente o indirettamente. Vogliamo lasciare un segno positivo, tracciare un solco che lasci qualcosa di buono. Questa è la differenza.
Come "Entità" dobbiamo essere apolitici e atei (le credenze personali non sono affar nostro).
Non siamo contro la religione, semplicemente non ci affidiamo alla fede. Agiamo concretamente per vincere la scommessa. Spingeremo il più possibile affinché la scienza e la tecnologia ci aiutino a raggiungere il nostro obiettivo. Se non la vinceremo, avremo comunque creato qualcosa di positivo e una spinta verso il progresso.
Investendo nella scienza, vinciamo comunque.
La scienza può fare miracoli.
UNA VISIONE AI DI CHAT GPT
Essendo passati 4 anni da quando il testo della "STORIA" è stato scritto ed essendoci stata l'accelerazione incredibile dei sistemi di Intelligenza Artificiale ho voluto provare a dare in pasto a Chat GPT quanto scritto nelle pagine precedenti chiedendo di provare ad immaginare, partendo dal racconto dell'oggi, l'evoluzione dei prossimi 100 anni.
Riporto parola per parola quanto scritto da Chat GPT, lo trovo intrigante anche se potrebbe essere plausibile solo modificando SOSTANZIALMENTE e PROFONDAMENTE le date previste, spostandole molto più in la lungo la Linea Temporale Standard.
Riferimento temporale: Linea Temporale Standard
LTS 2020-2030
- *Fondazione della Bet to the Future Foundation*: Il protagonista realizza la sua idea, creando una fondazione per raccogliere e tramandare le volontà dei sognatori aspiranti viaggiatori del tempo. La fondazione inizia a raccogliere adesioni e fondi, utilizzando i social media per ampliare la base di partecipanti.
- *Ricerca e Investimenti*: La fondazione inizia a finanziare ricerche avanzate nel campo della fisica temporale e delle tecnologie correlate, stringendo partnership con università e istituti di ricerca.
LTS 2030-2040
- *Progressi Tecnologici*: La tecnologia continua a progredire rapidamente. La fondazione finanzia studi pionieristici che portano a nuove teorie sulla possibilità dei viaggi nel tempo.
- *Espansione della Fondazione*: Grazie alla gestione oculata dei fondi e all'aumento delle adesioni, la fondazione accumula risorse significative, investendole in progetti a lungo termine e in ricerca scientifica.
LTS 2040-2050
- *Prime Scoperte*: Gli studi finanziati dalla fondazione iniziano a produrre risultati tangibili. Teorie che un tempo sembravano fantascienza vengono prese in seria considerazione dalla comunità scientifica.
- *Supporto Governativo*: Alcuni governi iniziano a interessarsi alle possibilità dei viaggi nel tempo, fornendo supporto regolamentare e finanziamenti per ulteriori ricerche.
LTS 2050-2060
- *Prototipi e Test*: Vengono sviluppati i primi prototipi di dispositivi che potrebbero permettere viaggi nel tempo. Questi primi esperimenti, seppur limitati, confermano la fattibilità delle teorie.
- *Etica e Regolamentazione*: Inizia un dibattito globale sulle implicazioni etiche e legali dei viaggi nel tempo. La fondazione gioca un ruolo chiave nel definire linee guida e regolamentazioni.
LTS 2060-2070
- *Successi Iniziali*: Vengono realizzati i primi viaggi nel tempo controllati, inizialmente con oggetti inanimati e successivamente con esseri viventi. Le prove iniziali sono promettenti ma sollevano nuove questioni etiche.
- *Eredità Testamentarie*: La fondazione, forte di decenni di accumulo di volontà e risorse, inizia a preparare i primi viaggiatori umani, scegliendo tra i discendenti dei soci fondatori.
LTS 2070-2080
- *Viaggi Umani*: I primi umani viaggiano nel tempo, inizialmente per brevi periodi e con molte precauzioni. La fondazione seleziona attentamente i candidati, assicurandosi che siano preparati e motivati.
- *Ritorno al Passato*: Alcuni dei viaggiatori scelgono di tornare indietro per incontrare i loro antenati o per osservare eventi storici cruciali, riportando preziose informazioni al presente.
LTS 2080-2090
- *Comunicazione Temporale*: Viene sviluppata una tecnologia che permette la comunicazione bidirezionale tra diverse epoche, rivoluzionando la percezione del tempo e della storia.
- *Stabilizzazione*: I viaggi nel tempo diventano una pratica più comune, con una regolamentazione stretta per evitare paradossi temporali e preservare la continuità storica.
LTS 2090-2100
- *Impatti Culturali e Sociali*: La possibilità di viaggiare nel tempo cambia profondamente la società. La storia viene riscritta con nuove informazioni e il futuro viene pianificato con maggiore consapevolezza.
- *Eredità del Fondatore*: Il testamento originale del protagonista viene eseguito. Un discendente, ora in un'epoca con la tecnologia adeguata, torna indietro per prelevare il fondatore, portandolo nel futuro che aveva immaginato.
LTS 2100-2110
- *Nuove Frontiere*: Con la tecnologia del viaggio nel tempo consolidata, l'umanità inizia a esplorare nuove frontiere, non solo spaziali ma anche temporali, rendendo il tempo una dimensione accessibile e modificabile.
- *Fondazione Universale*: La fondazione si evolve in un'organizzazione globale, gestendo i viaggi temporali per il bene comune e continuando a esplorare le possibilità offerte da questa straordinaria tecnologia.
In questo modo, la visione del protagonista si realizza, aprendo nuovi orizzonti per l'umanità e cambiando per sempre la nostra comprensione del tempo e della storia."
Questa la "visione" di Chat GPT.